COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
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ETIOPIA 2009/2010
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DATI DEL PROGETTO
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Titolo: Sviluppo rurale sostenibile sull’altopiano dell’Oromia in Etiopia, con l’integrazione di apicoltura, pastorizia e lotta all’erosione dei suoli.
Donatore: Regione Valle d’Aosta (RAVA) Partner italiani: Modena per gli Altri (MOXA) Partner locali: Missioni cattoliche delle Sorelle della Misericordia e della Croce di Wolisso e Ghecce; parrocchie di Shelallà, Orde e Wondo, nella Diocesi di Hossana Controparti e beneficiari: Associazioni rurali di Wolisso, Ghecce, Shelallà, Orde e Wondo Periodo: 2009-2011 Paese: Etiopia, zone di Walisona Goro e Gombora (Oromia e Southern Regions) Obiettivi del progetto: Migliorare la capacità produttiva, in termini di quantità e di qualità del miele prodotto, incrementare le produzioni foraggero-zootecniche migliorando le caratteristiche produttive e qualitative dei pascoli e proteggendo, al contempo, il suolo dall’erosione. |
MOTIVAZIONI DEL PROGETTO
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Il paese
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La Repubblica Federale Democratica d’Etiopia, con una superficie di 1.221.900 km2 è situata nel Nord-Est del continente africano ed è il secondo Paese più popoloso con 73.918.505 abitanti, di cui 36.621.848 donne (Censimento nazionale 2007) e un tasso annuo di crescita della popolazione del 2,7% (Central Statistical Authority, 2000). Nel Paese, nel quale si distinguono ambienti di alta montagna, zone più temperate e zone a basse altitudini, il clima è segnato da irregolarità nelle precipitazioni piovose con frequenti e ricorrenti inondazioni, siccità e conseguenti carestie. Il tasso di fertilità medio per donna è di circa 6 figli, più alto nelle aree rurali rispetto a quelle urbane e il numero medio di componenti per famiglia è di 4,8 (Central Statistical Authority, 2000). Circa l’85% della popolazione vive nelle campagne e l’agricoltura contribuisce per circa il 60% al Prodotto Nazionale Lordo (PNL) e per l’86% all’occupazione. Il Paese è caratterizzato da grande varietà etnica: sono presenti più di 90 etnie, di cui la Oromo è la più numerosa (40%). Le religioni praticate variano a seconda dell’etnia: prevalenti il gruppo ortodosso-copto (amara e tigrini, circa 40%) e musulmano (oromo, somali, afar, 45-50%). La lingua ufficiale è l’amarico, anche se i dialetti e le lingue tipiche dei gruppi etnici sono molto numerose. La Repubblica Federale Democratica d’Etiopia è stata proclamata il 21 marzo 1995, dopo la sconfitta, nel 1991, del regime autoritario di Mengistu e nel 1994 è stata promulgata una nuova Costituzione, con la quale si è creato uno Stato Parlamentare Federale composto da 9 Stati Regionali e 2 Amministrazioni Municipali. Regioni e Amministrazioni Comunali sono poi divisi in 611 woreda, le unità amministrative di base, governate da consigli amministrativi eletti. Le woreda si suddividono in circa 15.000 kebele, organizzati in associazioni di paese o di quartiere. Il Governo ha ultimamente promosso, almeno sulla carta, un piano per lo sviluppo accelerato e sostenibile per combattere la povertà (PASDEP - Plan for Accelerated and Sustained Development to End Poverty) che dovrebbe indirizzare gli obiettivi di sviluppo verso gli “Obiettivi del Millennio”. La situazione economica versa in gravi condizioni e i conflitti regionali (Eritrea e Somalia) e le ricorrenti calamità naturali hanno reso l’Etiopia uno dei paesi più poveri del mondo. L’agricoltura è praticata, per la maggior parte, con metodi tradizionali e le maggiori produzioni sono concentrate sugli altopiani dove si coltiva caffè per l’esportazione, ortaggi, legumi e cereali; nelle zone più umide si coltivano il cotone e il tabacco. L’allevamento del bestiame è molto sviluppato, ma le risorse forestali sono scarse e nel sottosuolo si trovano giacimenti di platino e oro. L’industria si limita alla produzione tessile e alimentare. L’indice di sviluppo umano calcolato dall’United Nation Development Program (UNDP) classifica l’Etiopia al 169° posto su 177 paesi. Il reddito annuo pro-capite è infatti di US$ 100 e circa il 47% della popolazione vive sotto la soglia della povertà. Il livello di istruzione è molto basso: il tasso di alfabetizzazione degli adulti è del 38% (solo del 26,6% per le donne) e il tasso di iscrizione alla scuola primaria è di 74,2% (67,6% per le bambine), molto inferiore alla media dei Paesi dell’Africa Sub-Sahariana, pari all’86% (Central Statistical Authority, 2000).
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Ragioni del progetto
L'idea di base del progetto è nata dalla consapevolezza che i sistemi rurali di produzione del cibo e di conseguenza del reddito, nelle economie di sussistenza come quella etiope, coinvolgono diverse componenti che devono essere affrontate con un approccio integrato. I principali "attori" della sicurezza alimentare sono allo stesso tempo apicoltori, agricoltori ed allevatori, sono inseriti in una micro-economia di mercato ed in un contesto sociale ed ambientale complesso che è in frenetico cambiamento. Pur possedendo o meglio gestendo, terreni con elevata capacità produttiva, in zone con buona piovosità ed una notevole biodiversità, producono poco, non conservano nulla, hanno pochi animali a fertilità e produzione bassissima (per es.: 1-2 litri latte/giorno; pochi kg di miele per arnia tradizionale), non hanno accesso ai mercati e sono dipendenti dall'utilizzo di prodotti cari e nocivi per il terreno. Il tutto si traduce in uno stato di povertà cronica, sotto o mala-nutrizione, stato sanitario carente che spingono, soprattutto la componente maschile della popolazione, ad un progressivo abbandono delle campagne verso le principali città in cerca di un qualsiasi impiego. Selezione delle comunità Le aree di intervento sono state scelte per il loro spiccato isolamento economico e sociale, specialmente durante la stagione delle piogge e per un’economia basata su agricoltura e pastorizia di sussistenza. In particolare sono stati identificati i seguenti criteri: sono aree a vocazione prettamente rurale, in cui l’economia si basa sulla pastorizia e l'agricoltura e nelle quali i problemi di erosione e di diminuzione della fertilità dei terreni sono particolarmente gravi; per la loro posizione non consentono ai contadini un facile accesso ai mercati locali; in queste aree la sicurezza alimentare può essere garantita da un insieme di risorse integrate e coordinate tra loro; esistono già associazioni rurali identificate, con le quali erano già instaurate collaborazioni e che hanno dimostrato effettivo interesse ai programmi di sviluppo; da un punto di vista logistico, queste zone sono abbastanza accessibili via terra. ATTIVITÀ E RISULTATI Risultati ottenuti - Le capacità di gestione e allevamento delle arnie razionali degli apicoltori sono migliorate. - Le comunità di apicoltori di Shelallà e Wolisso dispongono di due locali adeguati e attrezzati per la produzione di miele di qualità. - Si sono migliorate le capacità di trasporto del prodotto al più vicino mercato. - C’è una maggiore disponibilità di acqua grazie alla realizzazione di due invasi di raccolta a Wolisso e Shelallà. - È stata migliorata la produttività dei pascoli e la fertilità del suolo grazie all’introduzione e alla coltivazione di piante leguminose, foraggere e mellifere. - Si è contrastata l’erosione del suolo grazie alla diffusione di piante protettrici. Le metodologie e le attività del progetto Formazione Particolare importanza è stata attribuita alla formazione, sia in loco sia in Italia. I settori interessati dalla formazione sono stati quello apistico e quello agrosilvopastorale. Nel primo si è mirato al miglioramento delle tecniche utilizzate nell’apicoltura tradizionale e alla progressiva introduzione di quella razionale o moderna, sempre puntando ad un incremento della quantità e della qualità del prodotto ottenuto. La formazione agrosilvopastorale è stata anch’essa di carattere teorico-pratico e mirata alla diffusione delle conoscenze sulle tecniche di messa a dimora, coltivazione e corretta utilizzazione delle essenze erbacee ed arbustive destinate ad aumentare le potenzialità foraggere e mellifere, a migliorare la fertilità dei suoli e a proteggerli contro l’erosione. Microcredito Più che un vero e proprio microcredito si tratta, in realtà, di un sistema di prestito e restituzione per l’incremento del numero di arnie razionali tra gli apicoltori delle aree selezionate. Il sistema è stato ideato e creato da MOXA, che ha fornito arnie razionali in legno agli apicoltori che hanno inizialmente aderito al progetto. Al momento della consegna, per ogni cassetta ricevuta, il beneficiario ha dato in cambio 2 kg di cera, impegnandosi a versare il resto del valore nei successivi quattro anni, in miele o in contanti. Lo stesso sistema, messo in piedi da MOXA, è stato utilizzato per la fornitura di animali da trasporto. Realizzazioni - Campi dimostrativi I campi dimostrativi sperimentali sono stati attrezzati nei diversi centri rurali coinvolti dal progetto e la loro localizzazione è stata concordata insieme alle comunità di agricoltori coinvolte. Realizzazioni - Sale del miele Sono state realizzate ed allestite due strutture, a Wolisso e Shelallà, in collaborazione con le locali associazioni di apicoltori, idonee alle operazioni di smielatura, nel quale si possano conservare le attrezzature di uso comune e usufruibili da tutti gli apicoltori della zona. Realizzazioni - Invasi raccolta acqua Sono stati costruiti due invasi, localizzati a Shelallà e a Wolisso, per la raccolta dell’acqua piovana (spesso sprecata), da utilizzare per l’irrigazione dei campi e per l’abbeverata degli animali. I due invasi hanno una capacità di circa 50.000 litri e raccolgono le acque provenienti dalle grondaie di due strutture presenti nella missione delle Figlie della Misericordia e della Croce di Wolisso (guest house) e nel terreno dei Padri Cattolici di Shelallà (chiesa) Le vasche, realizzate in cemento, sono dotate di pompa a mano e pozzetti d’ispezione. Acquisti - Materiale apistico, piante, sementi ed attrezzi E’ stato acquistato del materiale apistico per completare l’allestimento dei locali adibiti alle operazioni di smielatura e confezionamento. Sementi e piantine, da vivai locali, sono state acquistate per la realizzazione dei campi sperimentali e per impianti presso le case degli agricoltori. Sono stati anche acquistati attrezzi agricoli quali dissodatori, zappe e rastrelli, messi a disposizione degli aderenti alle associazioni rurali. Acquisti - animali da trasporto L’utilizzo degli animali per il trasporto dei prodotti ha la finalità di migliorare l’accesso ai mercati locali per gli agricoltori. Il contributo dei beneficiari Le comunità rurali hanno partecipato con il loro lavoro alla costruzione delle sale del miele, agli scavi per la predisposizione degli invasi di raccolta, alla preparazione e all’allestimento dei campi dimostrativi. Il monitoraggio e la valutazione Sono state eseguite due missioni, una come monitoraggio intermedio, dal 2 al 24 gennaio 2010 ed una come valutazione finale delle realizzazioni, dal 22 dicembre 2010 all’8 gennaio 2011. NOTE TECNICHE Specie di piante introdotte Inizialmente sono state messe a dimora più di 200 piantine di Grevillea robusta, pianta mellifera e miglioratrice, per una superficie totale coperta di quasi 2.000 m2, e sono stati seminati circa 13.000 m2 di lupinella (Onobrychis viciifolia) e di Cow pea (Vigna unguiculata), leguminose foraggere. Successivamente sono state messe a dimora altre 3.500 piantine di Grevillea, 1.500 di Sesbania, oltre a 200 piantine di mango e altrettante di caffè, per una superficie totale coperta di oltre 5 ettari, e sono stati seminati con leguminose erbacee altri 5 ettari. Su terreni messi a disposizione da alcuni membri delle associazioni, infine, si è dato inizio ad una prima attività vivaistica, seppur un modo ancora approssimativo, che necessiterà di un ulteriore supporto tecnico. Caratteristiche sale del miele Gli edifici, in muratura, sono a pianta rettangolare, con una dimensione di circa 5 x 4 m. Piastrellati fino ad 1,80, m di altezza, sono dotati di finestre, lavandino e scaffali. Caratteristiche vasche raccolta acqua Ciascuna vasca, costruita in cemento, misura m 5 x 5 x 2, per un volume totale di 50.000 litri, ed è dotata di pozzetto d’ispezione e di una pompa a mano per l’erogazione dell’acqua. Le vasche sono chiuse e raccolgono l’acqua piovana con un sistema di convogliamento dalle grondaie. Animali forniti Per agevolare il trasporto dei prodotti, alle associazioni degli apicoltori di Shelallà, Orde, Wondo stati acquistati cinque asini e due carretti. Nella comunità di Ghecce, i cui collegamenti stradali sono stati migliorati in modo sostanziale dalla costruzione della nuova strada asfaltata, è stata invece acquistata una vacca gravida. L’animale, che costituisce un capitale per l’associazione degli apicoltori, sarà allevato sul terreno messo a disposizione dalla missione delle Figlie della Misericordia e della Croce e gestito in modo cooperativo dall’associazione. Attraverso i suoi prodotti (latte e vitello) fornirà un reddito integrativo destinato a sostenere lo sviluppo dell’associazione. Arnie razionali fornite MOXA ha fornito 55 arnie razionali in legno a 51 apicoltori che hanno inizialmente aderito al progetto. Al momento della consegna, per ogni cassetta ricevuta, il beneficiario ha dato in cambio 2 kg di cera, impegnandosi a versare ancora 100 ETB/anno per i successivi quattro anni o, in alternativa, consegnare 4 kg di miele l’anno. Solo a chi è in regola con i pagamenti saranno date altre arnie. Corsi di formazione Ai corsi di formazione agrosilvopastorale, curati da AVEC PVS, hanno partecipato 10 agricoltori a Wolisso, 7 a Ghecce, 14 a Shelallà, 16 a Orde e 25 a Wondo, per un totale di 72 persone. La formazione nel settore apistico è stata seguita particolarmente da MOXA che ha garantito uno stage in Italia di due apicoltori, nel 2009, Sumoro Hagiso, apicoltore della comunità di Shelallà, e Matewos Mesele, apicoltore della comunità di Dawro Konta. In loco hanno garantito delle sessioni di formazione gli apicoltori italiani Maurizio Boschi e Bruno Pasini. |